supper

Tutti gli eventi in calendario avranno una presenza importante a supporto: i supper, i nostri “angeli del mare”.  Con l’acronimo SUP s’intende stand up paddle, ed è una variante del surf in cui si sta in piedi su una tavola (simile a quella del surf ma con maggior volume per sostenere il peso dell’atleta), utilizzando una pagaia apposita per la propulsione. Questo sport ha avuto una considerevole crescita negli ultimi anni a livello mondiale, con molti praticanti anche in Italia.

Stando ad analisi dei diari di James Cook, già nel 1778 l’esploratore inglese, come primo europeo a sbarcare alle Hawaii, ebbe modo di osservare alcuni nativi pagaiare in posizione eretta su grosse tavole per cavalcare le onde. Altri ritengono che si trattasse semplicemente di pescatori e che, in ogni caso, la nascita di questo sport sia avvenuta intorno agli anni ’50 a Waikiki, con la riscoperta del Surf da onda capitanata da Duke Kahanamoku, che avrebbe creato, anni dopo, la prima generazione di beachboys.

È in quegli anni che iniziarono ad essere pubblicate sui quotidiani statunitensi le prime foto di surfisti. Sembra che uno dei fratelli Ah Choy (Bobby), fra i più noti beachboys dell’epoca, ebbe un’idea per scattare delle foto in acqua e quindi più vicino all’azione con una prospettiva completamente diversa e più realistica. Si fece prestare un remo e pagaiando su un longboard arrivò, senza cadere, nei pressi del break point, immortalando l’azione per la prima volta dall’acqua con una Kodak.

Swimming Paradise anche quest’anno, come nelle precedenti edizioni, avrà a supporto della sicurezza dei partecipanti la presenza dell’equipe dei supper capitanata dall’esperto rider formiano Mauro Alicandro, campione italiano master 2014 e 2015. Sua la scuola Odisseawatersport a Sperlonga, che promuove questo tipo di sport acquatici su tutta la costa. Dopo il doppio podio nel Wave e nel Race Sup, nelle tappe della Coppa Italia Fisw di Anzio nel Luglio 2018, è stato definito un campione senza età.